A piangere, naturalmente, che non è poco. Ma soprattutto a proteggere l’occhio.
La cornea, che è la parte trasparente dell’occhio, è un tessuto particolare perché non ha vasi sanguigni. Va quindi nutrito, fatto respirare e protetto in modo particolare, e tutto questo lo fanno le lacrime. Sono una miriade le sostanze che le compongono: proteine, muco, sostanze infiammatorie ed antinfiammatorie, detergenti, ossigeno, antimicrobici, fattori di crescita delle cellule della cornea, sali minerali, cellule immunitarie, oltre naturalmente ad acqua ed ad una piccola ma fondamentale frazione grassa, una pellicola sul film lacrimale che ne limita l’evaporazione.
Tutto questo disposto a strati: il muco a contatto con la cornea, poi l’acqua ed infine la parte grassa; e tutto continuamente alimentato dalle ghiandole lacrimali e dallo sbattere le palpebre.
Un sistema complesso e delicato che in molte situazioni si può alterare.
Quando l’occhio si secca, cioè quando la parte acquosa si riduce, compare frequentemente arrossamento con la sensazione di un corpo estraneo che di solito peggiora durante il giorno.
Quando invece è il velo lipidico che si altera bruciore ed irritazione sono spesso peggiori al mattino e vi è un’intensa lacrimazione anche in assenza di fumo nell’ambiente o di vento.
L’approccio può essere quindi diverso e, in ogni caso, se il problema è frequente è certo meglio farsi dare “un’occhiata” dall’oculista, che ha a disposizione test specifici che permettono di capire a fondo il problema.
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Augmentin e i suoi numerosi equivalenti (Clavulin, Neo Duplamox, ecc.), cioè l’associazione di amoxicillina e acido clavulanico, sono gli antibiotici più usati in Italia. Migliaia di persone li utilizzano ogni giorno,
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Ci sono risposte farmacologiche, come gli antistaminici, o naturali, come i gemmoderivati di ribes nigrum e faggio oppure i semplici lavaggi con fisiologica. Poi ci sono le attenzioni dietetiche, che vanno sempre bene.
La passiflora è una pianta spontanea originaria del sudamerica che da noi è coltivata a scopo ornamentale.
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