Il paracetamolo, conosciuto come Tachipirina o Efferalgan, è certamente il farmaco di prima scelta nel controllo di tutti i generi di dolore, a parte quello neuropatico che è dovuto a ipereccitabilità o danni ai nervi. Dal mal di testa ai dolori articolari, dal mal di denti al mal di schiena all’otite il primo approccio dovrebbe essere preferibilmente questo.
La dose consigliata di paracetamolo, se il dolore è importante, è di 3 o 4 grammi al giorno (3 o 4 Tachipirina 1000 negli adulti), o 15 mg per kg nei bambini. Se l’assunzione è protratta per qualche giorno non ci sono problemi di tossicità; dosi inferiori di solito sono poco efficaci. Le forme solubili, come pastiglie effervescenti, bustine o orosolubili, che sono più rapidamente assorbite, danno un sollievo più immediato e sono quindi molto utili se è necessario risolvere rapidamente il problema: in ogni caso la sensazione è che “funzionino” di più.
Ma se il paracetamolo non è sufficiente?
Gli antinfiammatori non steroidei detti genericamente FANS (quindi non il cortisone) sono la prima alternativa: ibuprofene (Brufen, Moment ecc.), naprossene (Synflex, Momendol), ketoprofene (Oki, Ketodol ecc.) e diclofenac (Voltaren ecc.) a dosaggio adeguato hanno un’efficacia leggermente maggiore rispetto al paracetamolo, ma possono avere anche più effetti indesiderati. Può però accadere che anche con i FANS il dolore non sia controllato adeguatamente; aumentare il dosaggio non serve perchè c’è un “effetto tetto” che ne limita l’efficacia.
Un’alternativa conveniente è quindi quella di aggiungere al paracetamolo a dosaggio pieno un FANS: le prove attuali, che derivano dall’analisi di molti studi pubblicati sulle banche dati di medicina, suggeriscono che una combinazione di paracetamolo e un FANS può offrire un’analgesia significativamente superiore rispetto a entrambi i farmaci da soli.
Secondo uno studio gli eventi avversi non sono superiori per la combinazione ibuprofene 400 mg/paracetamolo 1000 mg rispetto all’ibuprofene 400 mg da solo.
Questa combinazione di paracetamolo 1000 e ibuprofene 400, quindi, potrebbe essere considerata il trattamento di scelta nei dolori importanti prima di passare all’uso di oppiacei.
Naturalmente si deve fare attenzione ai possibili effetti collaterali dei FANS: nausea, vomito, cefalea e vertigini, sebbene si verifichino raramente, sono tra gli eventi avversi più comuni in tutti i gruppi di pazienti in cui questa associazione è stata sperimentata. Le controindicazioni sono le stesse dei singoli principi attivi: se ci sono problemi renali sono sconsigliati sia gli antinfiammatori che il paracetamolo.
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