Tutti associamo l’invecchiamento ad una perdita di qualcosa: forza fisica, elasticità, capacità di adattamento, memoria…
Molte di queste cose le diaspore scontate, ma alcune ci spaventano in modo particolare: perdere la testa. Essere consapevoli, agire secondo la nostra volontà, avere lucidità di pensiero e di parola, sapere bene chi, dove e come siamo sono funzioni che fanno arte della nostra identità e non vorremmo mai che ci sfuggissero.
Gli studi di neuropsicologia ci fanno capire sempre più chiaramente che queste funzioni, se non ci sono problemi fisici sottostanti, rimangono tanto più integre quanto più le esercitiamo ed utilizziamo.
Un’alimentazione equilibrata e moderata nelle quantità, un contesto sociale che teniamo tenacemente aperto e vivo, prevenire quindi attraverso le relazioni con gli altri la solitudine, l’abitudine a rimuginare e la depressione, esercitare le attività mentali concentrandoci su attività intellettualmente impegnative, sono tutti fattori che ci possono aiutare a percorrere le strade del nostro fisiologico invecchiamento sapendo che stiamo facendo il possibile per invecchiare bene.
In un articolo che abbiamo chiamato “Ricordarsi” (puoi leggerlo cliccando qui) abbiamo approfondito il tema della memoria e suggeriamo alcune semplici strategie. Se vuoi approfondire puoi leggere qui l’articolo sul decadimento cognitivo che ci hanno scritto le neuropsicologhe della cooperativa Neuroimpronta, specializzate su questi temi, con cui collaboriamo e che hanno predisposto anche un semplice test che puoi trovare qui (test neuroimpronta).
Una bella immagine per visualizzare i microbi del nostro intestino è un prato fiorito. Immaginiamo un prato di montagna in giugno: verde, ma anche ricco dei colori di tutti i fiori che lo popolano, decine di specie diverse in buon equilib...
Delle punture di zanzara ci si accorge solo grazie al prurito che insorge qualche minuto dopo la puntura. Quelle di vespa invece, come quelle di altri grossi insetti come api e tafani o di certe specie di meduse, sono immediatamente molto...
Ci sono risposte farmacologiche, come gli antistaminici, o naturali, come i gemmoderivati di ribes nigrum e faggio oppure i semplici lavaggi con fisiologica. Poi ci sono le attenzioni dietetiche, che vanno sempre bene.
Come tutti i gemmoderivati, quello di faggio, detto anche Fagus 1Dh, è un fitocomplesso ottenuto macerando in una miscela di acqua, glicerina e alcol le gemme fresche del faggio,
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