Ci sono due informazioni che dovrebbero essere ormai patrimonio comune di tutte le persone che si occupano di salute: la prima è che l’abuso di antibiotici è un problema grave, la seconda è che l’obesità è sempre correlata a un cambiamento caratteristico del microbiota intestinale.
Queste due cose sono intrecciate più strettamente di quanto possa apparire.
Gli antibiotici non solo selezionano un microbiota sempre più resistente agli antibiotici stessi, ma ne impoveriscono anche la biodiversità, cioè il numero di specie e ceppi presenti, creando un microbiota intestinale povero e monotono.
Questo stesso microbiota è caratteristico delle persone obese: poche specie abbondanti, estremamente efficienti nell’utilizzare il cibo, favorenti sia la fermentazione che l’infiammazione.
Oggi diversi studi eseguiti su un gran numero di persone, in particolare bambini, la cui storia clinica è stata seguita per anni, hanno dimostrato la connessione tra uso di antibiotici e rischio di obesità: i bambini che hanno ricevuto dosi di antibiotici nei primi due anni di vita hanno evidenziato un rischio significativamente maggiore rispetto agli altri di sviluppare obesità infantile, e di conseguenza di essere obesi da adulti con tutte le conseguenze in termini di rischio di malattie correlate al sovrappeso.
Tanto maggiore era il numero di prescrizioni, e in particolare la varietà di antibiotici utilizzati, altrettanto maggiore è stato osservato essere il rischio di obesità.
Se poi è stato fatto uso anche di “protettori dello stomaco”, anch’essi noti per la capacità di modificare nel lungo periodo il microbiota intestinale, il rischio diventa notevolmente superiore.
Queste informazioni sono coerenti con quelle sui vantaggi dell’allattamento al seno, sia in termini di minor rischio di infezioni (quindi anche di ridotto uso di antibiotici), sia per la capacità dell’allattamento di favorire proprio lo sviluppo di un microbiota intestinale sano, ricco di varietà e quindi resiliente a tutti gli stimoli ambientali.
Naturalmente talvolta è inevitabile anche nei bambini piccoli l’uso di antibiotici: la raccomandazione è quella di aiutare, solitamente con una dieta fortemente vegetariana, senza troppe proteine animali e con pochissimi zuccheri semplici, il mantenimento delle specie di microbi più favorevoli a un buon ecosistema intestinale. Un’attenzione che va mantenuta alta soprattutto se è presente una tendenza familiare al sovrappeso.
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