Tutti sanno che il nostro intestino è popolato da centinaia di specie di batteri e che questi sono indispensabili per la nostra salute. Ma cosa fanno esattamente?
La loro funzione è riassumibile in pochi punti:
– Digerire di cibi non assimilabili (fibre): non solo noi, ma neanche gli erbivori sono in grado di digerire le fibre vegetali. Sono i microbi che risiedono nel nostro e nel loro intestino (e negli “stomaci fermentatori” dei grandi erbivori) a degradare la cellulosa dei vegetali fino a zuccheri assimilabili. Senza questi microbi non potremmo partecipare a gran parte della catena alimentare che, attraverso le piante, trasforma acqua, anidride carbonica ed energia solare in materia organica, cioè cibo. Chi mangia più fibre, quindi più vegetali, avrà più microbi buoni di questo tipo.
– Produrre vitamine e acidi grassi: molte sostanze essenziali per la nostra vita, come appunto molte vitamine del gruppo B o gli acidi grassi a catena corta che fanno tanto bene al sistema cardiovascolare, vengono prodotto solo dai nostri batteri intestinali. Quindi sono essenziali.
– Proteggere dalle infezioni: la competizione tra i microbi intestinali e quelli patogeni è uno dei migliori sistemi per diminuirne o annullarne la pericolosità. Un microbiota molto ricco e variegato è molto resistente (o resiliente) alla colonizzazione da parte di patogeni.
– Modulare la risposta immunitaria: il nostro sistema immunitario “decide” se attivarsi producendo infiammazione (o il contrario) in tanti modi, ma uno di quelli più importanti è la qualità del microbiota intestinale. Se c’è grande biodiversità, spesso c’è poca infiammazione.
– Mantenere l’integrità funzionale intestinale: non solo l’intestino non “funziona” senza batteri, ma anche la sua struttura fisica e la sua permeabilità risentono del “biofilm”, cioè del rivestimento di batteri che c’è al suo interno. Una struttura sana ed equilibrata rende l’intestino più resistente agli stimoli e meno permeabile alle sostanze che, se arrivano inalterate nel sangue, possono portare a infiammazione.
Quindi alterare questi microbi con una dieta insana o con gli antibiotici può portare a: cattiva digestione di cibi non assimilabili, minore produzione di vitamine e aminoacidi, peggiore protezione dalle infezioni, una cattiva modulazione della risposta immunitaria ed una cattiva regolazione dell’integrità funzionale intestinale. Ce n’è abbastanza per pensare di prendersene cura.
Per saperne di più: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28388917
I farmaci per le malattie di grande diffusione sono costantemente al centro dell’attenzione per verificarne l’efficacia. Il problema è trovare dimostrazioni solide riguardo l’utilita di certi farmaci.
Si sa che l’osteoporosi è un problema assai diffuso e che la fragilità ossea è, soprattutto negli anziani, un problema serio:
Dopo una certa età ci sono molti motivi per valutare la condizione della propria massa ossea.
La fecondazione, cioè l’incontro tra spermatozoo e cellula uovo, non avviene di solito nell’utero ma durante la discesa dell’ovulo nelle tube. Passano quindi alcuni giorni tra fecondazione e impianto dell’embrione nell’utero:
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