Non possiamo evitare di essere punti dalle zecche con la vaccinazione, ma possiamo proteggerci in questo modo dalla TBE, una malattia virale che causa un’encefalite molto pericolosa.
Oltre alle normali norme di prevenzione (abiti adeguati, repellenti, controllo al rientro), il vaccino è l’unica azione efficace contro questa malattia perché farmaci specifici non ci sono (è causata da un virus) o sono stati abbandonati per la loro pericolosità (immunoglobuline).
La vaccinazione consente solo la protezione individuale. Un alto tasso di immunizzazione di una popolazione in un dato ambiente non protegge le persone che non sono vaccinate.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda la vaccinazione a persone di tutte le fasce d’età, compresi i bambini, in aree altamente endemiche (almeno 5 casi ogni 100.000 abitanti all’anno). In Trentino siamo in una fascia di rischio intermedia, per cui la vaccinazione è consigliata solo a chi è esposto ad un rischio maggiore della media (persone che frequentano i boschi e le zone a rischio per lavoro o comunque molto spesso).
Per una vaccinazione completa sono necessarie tre dosi, di solito con un intervallo di 1-3 mesi tra prima e seconda dose e 5-12 mesi tra seconda e terza dose. L’immunità viene mantenuta con le dosi di richiamo: la prima dose di richiamo viene somministrata 3 anni dopo, successivamente è necessaria una dose ogni 5 anni (se passano più di 5 anni basta comunque una sola dose di richiamo).
La vaccinazione può iniziare in qualsiasi momento, ma l’immunizzazione con le prime due dosi si effettua preferibilmente nei mesi invernali per ottenere protezione prima dell’attività della zecca.
Gli intervalli più lunghi tra le dosi generalmente non riducono le concentrazioni di anticorpi dopo il completamento della vaccinazione contro il TBE, ma la protezione nel periodo prima della dose ritardata è meno affidabile.
Le persone che hanno contratto la TBE sono considerate protette contro la malattia e non hanno bisogno di vaccinazione.
I vaccini europei sono sicuri ed efficaci; sono stati utilizzati più di 100 milioni di dosi.
Quattordici giorni dopo la seconda dose di vaccinazione di base gli anticorpi protettivi si sviluppano in circa l’85% dei soggetti, mentre dopo tre dosi è protetto oltre il 98% delle persone.
Gli effetti collaterali sono lievi, solitamente locali e relativamente rari, così come rare sono le controindicazioni che il medico può valutare.
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