Nei mesi invernali la Tachipirina va molto di moda ma c’è un po’ di confusione su a cosa può servire e sulle differenze con altri farmaci usati spesso.
Facciamo ordine tra cose simili ma diverse.
Tachipirina (o paracetamolo). È un ottimo farmaco perché ha poche controindicazioni, scarsi effetti indesiderati e nessuna interazione se usato per pochi giorni. Ha due azioni:
Questi due effetti e la sua sicurezza fanno sì che venga usato associato a tanti altri prodotti: i più comuni sono i vasocostrittori, come nel Tachifludec, che si usa per i sintomi del raffreddore o influenza.
La Tachipirina però non agisce come un antinfiammatorio. Ha un’azione antinfiammatoria, ma molto più ridotta rispetto agli altri FANS. Per questo non ha senso usarlo per le infiammazioni, che sono dei processi biologici che possono dare dolore, ma anche altri effetti (rossore, gonfiore).
Se c’è infiammazione funzionano di più gli antinfiammatori (es: Moment, Subitene, Brufen, cioè Ibuprofene, o altri principi attivi come Naprossene, Diclofenac, Ketoprofene, ecc.)
Questi hanno tre effetti:
Se fanno tutto questo, perché non usare sempre gli antinfiammatori?
Perché hanno un effetto collaterale significativo: la diminuzione della capacità di protezione della mucosa dello stomaco, che può portare nel lungo periodo, o in persone che soffrono di gastrite, a dolori di stomaco o addirittura ulcere.
Inoltre hanno una tossicità reale che può essere importante soprattutto in caso di disidratazione, situazione non rara in caso di febbre alta e naturalmente in caso di insufficienza renale; anche asma ed ipertensione sono controindicazioni. Infine ci sono alcune situazioni (uso di anticoagulanti) che impongono l’uso di paracetamolo o poco altro.
E l’Aspirina? Un antinfiammatorio che però ha due svantaggi ulteriori, nell’uso casalingo: un effetto anticoagulante che dura a lungo (per cui una ferita ci mette di più a smettere di sanguinare); un fastidio allo stomaco che è percepibile anche solo al primo uso, per cui va presa effettivamente a stomaco pieno. C’è di meglio insomma, per cui il suo unico utilizzo razionale oggi è come anticoagulante nella prevenzione di problemi cardiovascolari.
Non è complicato, in conclusione: dolore e febbre, va bene la Tachipirina o paracetamolo, se c’è anche infiammazione, ci vuole ibuprofene.
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