Prima di iniziare il percorso verso la sospensione degli psicofarmaci, devi essere pronto ad affrontare i sintomi da sospensione, che si manifestano sotto forma di sintomi fisici e pensieri o sensazioni impreviste. I sintomi da sospensione vanno considerati positivamente, indicano che il corpo sta per tornare alla normalità. Nella maggioranza dei casi, essi scompaiono dopo pochi giorni o poche settimane.
Il percorso verso la sospensione dovrebbe essere sempre lento e individualizzato. Devi assumerti la responsabilità della sospensione del farmaco. Discuti la sospensione con il tuo medico e valuta l’opportunità di presentargli la proposta.
Riduci lentamente la dose del farmaco: ad esempio inizia con una riduzione del 10-20% e “vedi come va”. Non devi dimezzare la dose ogni volta. Forse può funzionare in prima battuta, ma può causare problemi già la seconda volta, quando si scende a un quarto della dose iniziale.
Quando sei pronto per il passaggio successivo, utilizza l’esperienza della precedente riduzione e riduci ancora la dose del 10-20%. Continua alla tua velocità: sii consapevole che man mano che riduci la dose che assumi, più deve diventare lento il processo di riduzione.
Registra i sintomi di astinenza in una tabella o in un diario. Se i sintomi da sospensione sono gravi, prova a sopportarli un po’ più a lungo oppure torna alla dose precedente e riduci la velocità del processo di sospensione.
Non dovresti assumere farmaci per i sintomi da sospensione. Fai qualcosa di piacevole per te stesso. Assicurati di avere un amico o un familiare con cui discutere la sospensione e che possa osservarti. Potresti non notare di essere diventato irritabile o irrequieto, che possono essere segnali di pericolo. Consulta la tua farmacia su come dividere le compresse o suddividere il contenuto delle capsule (lo può fare la farmacia su indicazione di un medico) o fatti prescrivere dal medico le gocce, se possibile.
Le persone rispondono in modo diverso ai farmaci e alla loro sospensione. Alcuni percepiscono molto chiaramente sintomi da sospensione, altri quasi non li notano. Quando sospendi gli psicofarmaci, tu o i tuoi congiunti potreste essere sorpresi dal fatto che i pensieri, le sensazioni e le azioni possano cambiare. Questo è normale, ma può essere spiacevole. I sintomi da sospensione sono spesso simili alla condizione per cui ti è stato proposto il trattamento. Sfortunatamente, i medici spesso li interpretano come un segno che sei ancora malato e hai ancora bisogno del farmaco. E’ raro che abbiano ragione.
Di seguito sono riportati i sintomi più importanti che potresti riscontrare. Alcuni possono essere pericolosi se riduci troppo rapidamente o all’improvviso.
Sintomi simil-influenzali:
Dolori articolari e muscolari, febbre, sudorazione fredda, naso che cola, irritazione oculare.
Mal di testa:
Mal di testa, emicrania, sensazioni di brevi e ripetute onde o scosse elettriche nel cervello
Equilibrio:
Vertigini, disequilibrio, deambulazione instabile, sensazione di “sbornia” o di mal di mare.
Muscoli e articolazioni:
Rigidità, intorpidimento o sensazione di bruciore, crampi, contrazioni, tremore, movimenti incontrollabili della bocca.
Sensi:
Formicolio, dolore, bassa soglia del dolore, gambe irrequiete, difficoltà a stare fermi (può essere pericoloso), visione offuscata, ipersensibilità alla luce e al suono, tensione intorno agli occhi, ronzio nelle orecchie, acufene, linguaggio confuso, alterazioni del gusto e dell’olfatto, eccessiva salivazione.
Stomaco, intestino e appetito:
Nausea, vomito, diarrea, dolore addominale, gonfiore, aumento o diminuzione dell’appetito.
Ansia:
Attacchi d’ansia, panico, agitazione, dolore toracico, respirazione superficiale, sudorazione, palpitazioni.
Percezione della realtà :
Sensazione di alienazione e irrealtà, sensazione di distacco dal mondo reale, allucinazioni visive e uditive.
Irritabilità e aggressività:
Irritabilità, aggressività, scoppi d’ira, impulsività, pensieri suicidi, autolesionismo, timore di fare del male agli altri. Possono rivelarsi molto pericolosi.
Memoria e confusione :
Confusione, scarsa concentrazione, perdita di memoria.
Sonno:
Difficoltà ad addormentarsi, insonnia, risvegli notturni, sogni intensi, incubi a volte violenti.
Energia:
Stanchezza, irrequietezza, iperattività.
Traduzione di “A practical guide to drug withdrawal” a cura di Luca Iaboli (Redazione di Farmacologico) e Giuseppe Tibaldi (sezione italiana dell’International Institute for Psychiatric Drug Withdrawal)
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