Forse non tutti sanno che…..così iniziano molti racconti; e così pure dovrebbe iniziare una racconto sui prezzi dei farmaci. Un racconto che dovrebbe interessare anche i “non specialisti”, visto che in Italia si spendono quasi 30 miliardi l’anno: in media, ogni cittadino italiano nel 2015 ha pagato 476€.
La spesa che naturalmente attira la nostra attenzione è quella che paghiamo col portafoglio in farmacia, ma, per quanto fastidiosa, questa è la parte minore. Il grosso della spesa per farmaci la paghiamo invece con le tasse, ed è per questo che è importante conoscere qualche fatto.
Rispetto all’anno precedente, nel 2015 c’è stata una crescita di oltre l’8% e nel 2016 si prevede un incremento simile: come mai?
Una parte importante e crescente di questa spesa è data dai cosiddetti farmaci innovativi, ovvero quelli che possono risolvere le malattie con nuovi sistemi. Questi farmaci, talvolta efficaci in modo impressionante, oggi costano una follia.
Il caso più esplosivo è quello del Sovaldi®, una specie di soluzione definitiva per il problema dell’epatite C. L’Italia, e soprattutto il sud, ha il triste primato in Europa per numero di soggetti infetti (si stimano essere 1 milione di cui 330 mila con cirrosi); oltre 20 mila persone muoiono ogni anno per malattie croniche del fegato e, nel 65% dei casi, l’epatite C risulta causa unica o concausa dei danni epatici.
In questo contesto il farmaco è stato commercializzato ad un prezzo elevatissimo: in Italia circa 41 mila euro a trattamento in regime ospedaliero per cui, non essendo sufficienti i soldi a disposizione per la sanità, la sua erogazione gratuita viene garantita solo a una minoranza di pazienti, quelli più gravi. Nonostante la contrattazione fatta dal ministero con il produttore, più di 1 miliardo di € è stato speso per un solo farmaco.
Al momento nel nostro Paese sono stati trattati circa 52 mila pazienti (il 5% dei potenziali beneficiari).
Si verifica così, per la prima volta in Italia, una situazione tanto paradossale quanto iniqua: attualmente solo i pazienti nello stadio più avanzato della malattia hanno diritto al trattamento, quando un trattamento nelle fasi meno avanzate della malattia eviterebbe non solo le sofferenze del paziente, ma anche i costi assistenziali connessi.
In USA il prezzo di Sovaldi® è ancora più alto – 84 mila dollari a trattamento, mille dollari a pillola – costringendo il governo americano a definire criteri molto stringenti per l’accesso al farmaco per gli assistiti di Medicaid (l’assicurazione pubblica a favore dei poveri): solo il 2,4% dei potenziali beneficiari ha potuto finora accedere alla cura.
Una situazione considerata – in un paese peraltro allenato alle ingiustizie nella salute – così insopportabile da richiedere l’intervento di una commissione parlamentare d’inchiesta, le cui conclusioni sono state esposte dal suo presidente, il senatore democratico Ron Wyden.
Lo scandaloso nocciolo della questione – afferma Wyden – è che non esiste alcun nesso tra investimenti in ricerca e sviluppo e prezzo del farmaco: la Gilead – proprietaria del brevetto di Sovaldi® – “stabilisce il prezzo con l’unico scopo di massimizzare i profitti, a prescindere dalle conseguenze sugli esseri umani”.
Conoscere è il primo passo per modificare una situazione.
Zirtec, che è il nome commerciale più conosciuto della cetirizina, è un antistaminico, cioè un farmaco che riduce la quantità d’istamina che interagisce con gli specifici recettori.
Ci sono putroppo alcune situazioni in cui non è possibile evitare di usare dei farmaci che favoriscono l’osteoporosi.
Dopo una certa età ci sono molti motivi per valutare la condizione della propria massa ossea.
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