L’asma è una malattia infiammatoria cronica a carico dei bronchi. L’infiammazione causa gonfiore, ma poiché i bronchi sono semirigidi e circondati dai polmoni, quando s’infiammano, si gonfiano verso l’interno diminuendo il diametro: quindi l’aria fa più fatica a passare. Le persone asmatiche hanno caratteristiche genetiche e una situazione immunitaria che può provocare questo genere di infiammazione.
L’asma è una malattia insidiosa e pericolosa, che talvolta si trascura o non si cura adeguatamente perché i sintomi superficiali sono altalenanti, comuni ad altre malattie (la tosse persistente, per esempio), e perché, se insorge lentamente, la persona tende a considerare normale una lieve difficoltà di respiro: sarà una situazione occasionale, come un’allergia, l’inalazione di qualcosa d’irritante o uno stress emotivo a scatenare l’attacco.
Il medico, o lo specialista pneumologo, con appositi test e strumenti come lo spirometro, riescono a fare una fotografia precisa della malattia e prescrivere i farmaci necessari.
L’asma si può controllare bene con gli antinfiammatori inalatori: limitano o diminuiscono progressivamente l’infiammazione fino a farla spesso scomparire, risultato che si vede bene se si misura il flusso di aria con lo spirometro.
Purtroppo gli asmatici sono soggetti comunque a rischio, per cui può sempre succedere che per vari motivi ci siano dei periodi in cui l’infiammazione riprende, anche se solo in parte.
Come si fa a sapere se stiamo rischiando l’attacco?
Un apparecchio semplice e poco costoso, il misuratore del picco di flusso, può essere molto utile per queste persone. È un piccolo tubo dotato di una scala indicatrice: se si soffia fortemente nel boccaglio, la scala indica il massimo flusso di aria espirata, che è inversamente proporzionale al grado di infiammazione dei bronchi. Più c’è infiammazione, meno aria passa.
Se si conosce il valore di quando si sta bene, (che è deducibile approssimativamente anche da tabelle che lo legano all’altezza e l’età), e si osserva che il valore sta diminuendo, è probabile che l’asma si stia facendo sentire. In questo caso, se il medico è d’accordo, si può impostare una terapia antinfiammatoria già da subito e mettere in atto quelle precauzioni che possono diminuire il rischio di un attacco: evitare irritanti (fumo!), allergeni alimentari o pollini (non tuffarsi in un prato fiorito o falciare l’erba, non ingozzarsi di cibi allergizzanti), o di trovarsi in situazioni particolarmente stressanti senza rimedi di emergenza.
Col tempo, e magari con l’aiuto di un diario in cui segnare quotidianamente il valore di flusso, si può iniziare a conoscersi sempre meglio: questo è di grande aiuto a sé stessi, e anche al medico, per gestire nel modo migliore la malattia.
Per saperne di più: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9098701
L’eleuterococco è una pianta della stessa famiglia del ginseng, le Araliacee, ma meno conosciuta al grande pubblico.
Usato da millenni nei luoghi d’origine, la Siberia e la Mongolia (da cui il nome di Ginseng siberiano), ha una riconos...
Si sa che l’osteoporosi è un problema assai diffuso e che la fragilità ossea è, soprattutto negli anziani, un problema serio:
Dopo una certa età ci sono molti motivi per valutare la condizione della propria massa ossea.
Cara nonnina,
il papà voleva regalarti un deambulatore, ma noi gli abbiamo detto di no: deambulatore sembra uno di quegli aggeggi dell’ospedale che sono brutti e basta.
Quindi niente deambulatore, tu avrai un A.P.O.A.P.P.N.F.:
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