L’inulina è uno zucchero complesso (tante molecole del fruttosio unite in una lunga catena) che si ricava industrialmente dalla radice di cicoria e di topinambur e che ha delle interessanti proprietà.
Non essendo digeribile dall’uomo, poiché resiste all’acido dello stomaco ed agli enzimi epatici e pancreatici, si comporta come una fibra solubile migliorando quindi il transito intestinale. La sua caratteristica più importante è però che è un ottimo substrato (in pratica un terreno di crescita) per molti batteri buoni a livello intestinale, prima di tutto il bifidobacterium, e questi contrastano la crescita di quelli patogeni.
Questi batteri buoni sono poi una fonte importante di acidi grassi a catena corta, sostanze che sono individuate da tempo come ottimi fattori nel limitare l’infiammazione a livello intestinale e nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Un altro effetto interessante è dovuto al fatto che i batteri che digeriscono l’inulina producono acido protonico, un sostanza che diminuisce la fame ed in particolare il desiderio di carboidrati ad alto tenore calorico come lo zucchero: i batteri influenzano quindi anche i nostri desideri alimentari.
L’inulina di solito è definita un prebiotico proprio perché favorisce i batteri buoni ed è per questo componente in molti integratori alimentari. La quantità che si assume in questo modo è però spesso piccola.
Un apporto giornaliero di 30gr di fibre nell’alimentazione quotidiana è raccomandato dalle linee guida nutrizionali internazionali per una buona funzionalità del nostro intestino e come prevenzione da altre patologie. Questo anche per l’influenza sui livelli di colesterolo e trigliceridi, tramite l’azione sui batteri, e sulla glicemia perché modula l’assorbimento dei carboidrati. Tali apporti sono facilmente raggiungibili con la dieta se si mangia una buona quantità di verdura.
In caso di disbiosi intestinale persistente e quando si vuole riequilibrare uno stato infiammatorio nel colon, la dose giornaliera di inulina suggerita è di almeno 4-8 grammi al giorno: essendo facilmente solubile in acqua ed insapore non ci sono difficoltà ad assumerne uno o due cucchiaini da the quotidianamente.
Controindicazioni particolari non ce ne sono. Poiché è facilmente fermentabile in caso di gonfiore o intestino irritabile è meglio però evitare alte dosi. Sempre ad alte dosi diminuisce talvolta l’assorbimento di altre sostanze: ad esempio i sali minerali come il calcio, e questo può essere un problema quando si vuole trattare o prevenire l’osteoporosi. Più serio il caso del morbo di Parkinson, perché ci può essere interferenza con l’assorbimento di farmaci importanti come il Levodopa. A scopo cautelativo, si è quindi soliti consigliare una distanza di almeno tre ore tra l’assunzione di inulina o in generale di un integratore di fibra e quella di un qualunque farmaco.
Da molto tempo seguiamo le informazioni che troviamo nel mondo scientifico sul tema della prevenzione dei problemi cardiovascolari e, naturalmente, abbiamo a che fare col colesterolo nel tentativo di suggerire un corretto approccio a ques...
Gli additivi alimentari sono una vasta gamma di sostanze che nella produzione industriale di alimenti vengono utilizzati per molte funzioni:
Meglio prevenire che curare. Ci sono diverse cose che di possono fare per prevenire le malattia da raffreddamento: dall'echinacea all'eleuterococco, dalla propoli ai balsamici...
Leggi tutto
Echinacea
C’è un confine sfumato tra le diverse proprietà terapeutiche di molte piante medicinali. Raramente si ottiene un solo effetto con un solo principio attivo; più spesso la molteplicità dei componenti attivi porta ad azioni altrettanto molte...
Ci trovate in P.za S. Gottardo 13 38016 Mezzocorona, Trento (TN)
La nostra sede secondaria si trova in
via Rauti, 12 Roveré della Luna (TN)
Orari: lunedì-venerdì 8.30-12.00 e 16.00-18.30, sabato 8.30-12.00
Bisogno di informazioni?
Contattaci ora!
Questo sito utilizza i cookie per migliorare l' esperienza dei visitatori. Se decidi di continuare consideriamo accettato il loro uso. Leggi la privacy