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Le afte in bocca: cosa sono e come si curano

afta buccale

Le afte sono delle piccole lesioni della mucosa boccale spesso assai dolorose, che possono impedire di mangiare, specialmente cibi acidi, o addirittura di bere o parlare.

Si sviluppano per cause non chiare, ma sono tipicamente il segno di una difficoltà del sistema immunitario dovuta a stress di vario tipo: malattia, disbiosi o infiammazioni intestinali, iperattività, traumatismi locali (apparecchi ortodontici) ecc..

In queste condizioni le alterazioni del microbiota orale permettono l’erosione della mucosa orale da parte di alcune specie. E’ probabile che si sviluppino simbiosi di funghi e batteri, cioè specie che convivono sostenendosi reciprocamente, e che aumentano l’infiammazione.

Solitamente la strategia terapeutica è basata sull’eliminazione del dolore, visto che la guarigione, che richiede solitamente qualche giorno, è legata al recupero di efficienza immunitaria ed avviene di solito spontaneamente.

Si usano quindi collutori e spray lenitivi, meglio se contenuti anche aloe, che vanno a formare un velo protettivo tra l’afta e la saliva: gli spray in questa situazione sono particolarmente pratici. Nei casi più forti viene usato localmente anche del cortisone, più efficacemente se mediante dischetti adesivi, per la potente attività antinfiammatoria. Nei casi gravi si usano particolari preparazioni di anestetici locali, spesso allestite appositamente in farmacia, su prescrizione medica.

Un’alternativa naturale particolarmente efficace è la propoli, una resina prodotta dalle api dalle proprietà anestetiche e fortemente antisettiche: oltre a togliere il male rapidamente, facilita per questo la guarigione anche perché forma un film ceroso che protegge la lesione dagli attacchi di saliva, alimenti e bevande. L’uso corretto è quello di toccature fatte con un bastoncino cotonato imbevuto di propoli non alcolica (quella alcolica naturalmente brucerebbe in misura inaccettabile), o addirittura lasciandone cadere direttamente una goccia sulla lesione. E’ buona pratica evitare di inquinare il prodotto di partenza passando il bastoncino dalla lesione alla soluzione di propoli. Questa operazione va ripetuta anche ogni paio d’ore e solitamente è assai efficace.

Se vuoi saperne di più sulla propoli leggi qui.

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