Il vostro cane è irrigidito dopo aver riposato? Ha difficoltà a salire le scale? Si affatica e rimane indietro durante le passeggiate? E’ riluttante nel giocare o correre?
Si ritrae o mostra dolore se toccato sulle articolazioni?
Se presenta alcuni di questi comportamenti potrebbe soffrire di artrosi.
L’artrosi infatti è un problema molto diffuso tra i cani, e non è legato esclusivamente all’invecchiamento. Può dipendere anche dalle caratteristiche anatomiche di alcune razze soprattutto di taglia media o grossa: ad esempio Rottweiler, Alani, Terranova, Labrador sono a rischio di rottura del legamento crociato anteriore; oppure da patologie tipiche dello sviluppo, come la displasia dell’anca e dei gomiti.
Questa malattia ha andamento cronico e degenerativo: è caratterizzata infatti da una distruzione progressiva della cartilagine articolare.
Quando il danno è a carico di una singola articolazione, per un suo malfunzionamento, siamo di fronte alla conseguenza di una malformazione congenita o ad un trauma lavorativo ripetuto, come per soggetti sportivi, o violento. Altrimenti, quando riguarda molte articolazioni, è generalmente collegata all’invecchiamento.
Lo scopo della terapia è quello di dare sollievo perché da questa malattia non si guarisce.
Per prima cosa è utile il dimagrimento dell’animale per diminuire gli sforzi che agiscono sull’articolazione lesa. Fondamentale risulta quindi l’adozione di un programma alimentare volto a ridurre l’apporto calorico. Questo è particolarmente importante perché, soprattutto nelle fasi acute, è consigliabile mettere l’animale a riposo; ciò non vuol dire imporre l’immobilità ma ridurre qualsiasi sforzo fisico importante, far fare solo passeggiate brevi e al passo, limitare il salire o lo scendere le scale. Quindi anche il consumo energetico sarà modesto.
Il trattamento farmacologico si basa su antinfiammatori, però questi farmaci hanno effetti collaterali indesiderati come vomito, diarrea che ne limitano l’uso a lungo termine.
Sono disponibili infine prodotti con azione condroprotettiva, con l’obiettivo di limitare la progressione dei fenomeni degenerativi cartilaginei tipici dell’ artrosi. I più usati sono il condroitin solfato, la glucosamina cloridrato di origine vegetale, e l’acido ialuronico; si possono fare cicli di 90 giorni consecutivi intervallati da 60 giorni di sospensione e poi ripetere. Difficile valuatrne l’efficaia, visto che la prevenzione vuol dire “non far accadere qualcosa”, ma pare che una certa utilità sia verificabile soprattutto prima che la degenerazione delle cartilagini sia troppo avanzata.
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