Il meliloto è una pianta erbacea alta circa 80 cm, ramificata e piuttosto esile e sottile, che ha fiori odorosi raggruppati in racemi ascellari, molto piccoli, numerosissimi, color giallino.
In medicina popolare il gradevole ed aromatico infuso era impiegato come rimedio contro le cefalee e per facilitare la digestione, oltre a favorire il sonno, tant’è che la sua attività era paragonata a quella della camomilla. Oggi quest’uso non pare giustificato scientificamente.
L’area di utilizzo più significativa è quella tra le piante indicate per il trattamento dell’insufficienza venosa-linfatica: gambe gonfie, ristagni, tendenza alle vene varicose. Questa pianta esercita una potente azione flebo-tonica, oltre a vantare virtù antiinfiammatorie, antiedema e diuretiche.
In fitoterapia si utilizzano le parti aeree che contengono soprattutto cumarine (0,4-1%), il costituente chimico principe del fitocomplesso. Le cumarine sono in grado di aumentare l’ossigenazione tissutale per il miglioramento del microcircolo e aumentano la resistenza capillare, diminuendo la permeabilità della parete venosa.
Pur contenendo sostanze simili agli anticoagulanti orali (le cumarine appunto), ai dosaggi consigliati il meliloto non agisce direttamente sulla coagulazione; ciò nonostante sarebbe meglio evitarne l’uso per via interna nel caso siano in corso terapie anticoagulanti
Come spesso accade con le erbe, il fitocomplesso, cioè l’insieme delle sostanze attive presente nella pianta, agisce meglio del singolo principio attivo purificato, probabilmente perché arricchito da flavonoidi, saponine e tannini, con azione astringente che completano l’azione vasotonica e antinfiammatoria.
L’utilizzo consigliato è in gel o pomate, ma anche in compresse contenenti l’estratto. È importante, nell’uso per bocca, che sia conosciuta la concentrazione (detta “titolo”) di cumarine, in modo da non superare i dosaggi consigliati (max 25 mg/die). Per uso esterno, invece, non ci sono problemi di alcun tipo.
Prima di iniziare il percorso verso la sospensione degli psicofarmaci, devi essere pronto ad affrontare i sintomi da sospensione, che si manifestano sotto forma di sintomi fisici e pensieri o sensazioni impreviste.
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