Siamo sani, ammalati o quasi…. Sempre più spesso ci accorgiamo che il limite tra salute e malattia è incerto. Non solo: molti messaggi ci invitano a ragionare su come fare per non ammalarci e ci dicono che corriamo un certo rischio definendolo con un numero.
Cosa significa in realtà questo numero?
Di solito si fa riferimento a statistiche storiche impostate su grandi numeri, decine di migliaia di persone in condizioni omogenee. Facciamo un esempio: si è osservato che tra i fumatori con pressione e colesterolo elevati (entro limiti definiti), il 10% si è ammalato nell’arco di 10 anni di osservazione.
È stato fatto quindi un ragionamento che da quello che si è verificato negli anni osservati, passa ad una previsione: se è successo che il 10% delle persone si è ammalato, è ragionevole pensare che, nelle stesse condizioni, potrebbe accadere altrettanto al 10% della popolazione nei prossimi dieci anni. In questo caso si dice che c’è un rischio del 10%.
E si è anche deciso che un rischio a 10 anni del 5% è accettabile, mentre se supera il 10% va valutato con attenzione e sopra il 20% è elevato. Questo dicono le statistiche, ma per noi, singoli individui, cosa significa?
Qui il discorso cambia in modo consistente, per cui queste indicazioni di rischio vanno prese con le dovute cautele.
Il primo punto delicato è che le condizioni siano davvero le stesse di quelle studiate dalla statistica: quanto è uguale l’ambiente in cui viviamo? O gli individui considerati (sesso, provenienza, età…) O l’alimentazione “normale”? O lo stile di vita?
Questo già se si ragiona in termini statistici. Come individui le cautele devono essere ancora maggiori.
Quanto più si guarda da vicino la persona, tanto più uno è diverso dall’altro: ogni persona è un mondo ed un ecosistema originale. La genetica, lo stile di vita, l’attività, l’umore, l’alimentazione, la cultura, la biografia intera della persona, sono fattori che incidono enormemente nel rischio reale di incorrere in una malattia.
Da un lato quindi queste indicazioni sono utili per orientarsi, per farsi delle domande sulle proprie abitudini quotidiane, o magari per essere più motivati ad assumere uno stile di vita ragionevolmente sano; dall’altro possono essere utilizzate seriamente solo grazie alle competenze di un medico che, osservando anche tanti altri fattori e soppesandoli nel complesso, può aiutarci a valutare se sia opportuno intervenire con farmaci o altre procedure mediche per diminuire il rischio. Ricordandoci però sempre che nella prevenzione molto è nelle mani delle nostre scelte di vita.
Il sovrappeso è ormai riconosciuto da tutti come uno dei principali problemi di salute della nostra società: le malattie cardiovascolari, il diabete, problemi alle strutture ossee ed articolari sono tutte malattie che in un calo significa...
Ci sono putroppo alcune situazioni in cui non è possibile evitare di usare dei farmaci che favoriscono l’osteoporosi.
Dopo una certa età ci sono molti motivi per valutare la condizione della propria massa ossea.
Le normali difficoltà della vita, quelle di cui si parla con gli amici o i familiari, a volte sembrano diventare così grandi da metterci nella condizione di non saper più che fare o pensare. Talvolta si innescano dei circoli viziosi, o de...
Ci trovate in P.za S. Gottardo 13 38016 Mezzocorona, Trento (TN)
La nostra sede secondaria si trova in
via Rauti, 12 Roveré della Luna (TN)
Orari: lunedì-venerdì 8.30-12.00 e 16.00-18.30, sabato 8.30-12.00
Bisogno di informazioni?
Contattaci ora!
Questo sito utilizza i cookie per migliorare l' esperienza dei visitatori. Se decidi di continuare consideriamo accettato il loro uso. Leggi la privacy