Dati aggiornati da fonti sicure.
A descrivere la pericolosità di un’infezione durante un’epidemia sono soprattutto questi indicatori:
– numero di casi e morti registrati;
– mortalità, data dal numero di morti su numero di persone esposte (indice di diffusione);
– letalità data dal numero di morti sul numero di persone infette (indice di gravità).
Questi gli indicatori di alcune malattie infettive conosciute, insieme alla stima di quelli relativi all’epidemia di nuovo Coronavirus (COVID-19)
Letalità:
Ebola 2019: su 3432 casi ci sono stati 2249 morti (il 60% dei colpiti)
SARS 2003: su 8096 casi ci sono stati 774 morti 10%
COVID-19: su 79331 casi ci sono stati 2618 morti 2-3%
In Italia (dati del 24/2) su 229 casi ci sono stati 7 morti 3%
Influenza 2019 su circa 8milioni ci casi, circa 7-8000 sono i morti attribuibili a questa malattia <0.1%
in Italia.
L’influenza è un’infezione associata ad un’alta mortalità, perché molto diffusa, ma in Italia in gran parte dei casi (99.9%) non è letale.
COVID-19 ha una letalità 20-30 volte maggiore dell’influenza stagionale.
Le misure di quarantena messe in atto cercano di impedire la diffusione di un nuovo agente che se raggiungesse una circolazione incontrollata, come è quella dell’influenza, avrebbe le potenzialità di affiancarsi a questa, fare migliaia di morti, in assenza di vaccini disponibili in tempi brevi.
In poche parole, stando ai dati attuali, la CoVid-19 è almeno 10 volte più letale dell’influenza stagionale. La circolazione, nonostante la crescita dei casi, è ancora limitata, ma se il numero dei casi fosse paragonabile a quello dell’influenza stagionale assisteremmo a 80000 morti: una città di medie dimensioni. Siamo in presenza di un’epidemia con tutti i rischi del caso, sensibilmente peggiore di altre che l’hanno preceduta.
Fonti:
https://www.who.int/…/situ…/20200224-sitrep-35-covid-19.pdf…
https://apps.who.int/…/326…/SITREP_EVD_DRC_20190721-eng.pdf…
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