Il cerume protegge l’orecchio da infezioni, funge da barriera contro insetti e acqua ed è espulso dal canale uditivo spontaneamente attraverso i normali movimenti della mandibola. Tuttavia, in certe persone il meccanismo di autopulizia fallisce e il cerume si compatta, occludendo il canale o premendo contro la membrana timpanica. Questo causa fastidio, diminuzione dell’udito e prurito. Il problema riguarda in particolare le persone che indossano berretti o tappi per le orecchie, oppure chi ha conformazioni particolari del condotto uditivo.
La produzione eccessiva di cerume è diagnosticata dal medico o da un esperto osservando l’orecchio tramite un otoscopio.
L’eccesso di cerume va trattato se c’è diminuzione dell’udito, sensazione di ovatta, prurito, fastidio. Se invece non è presente nessuno di questi fattori meglio non accanirsi con la rimozione, perché il cerume ha anche la sua utilità.
I metodi per toglierlo sono tre: soluzioni per scioglierlo, irrigazione o rimozione manuale.
Le soluzioni per scioglierlo permettono di assottigliare, ammorbidire o dissolvere il cerume. Sono tipicamente a base di olio o acqua con componenti vari, ma quelle semplicemente oleose sono di solito adeguate. Si istillano con una apposita pipetta o contagocce, almeno una intera per ogni dose, una o due volte al giorno da 3 a 7 giorni. Se non è sufficiente si può procedere all’irrigazione.
L’irrigazione è un metodo sicuro ed efficace, va fatto con acqua tiepida, spruzzandola nell’orecchio sopra una bacinella. L’irrigazione dovrebbe essere evitata quando c’è dolore. Il procedimento consiste nel tirare la parte alta del padiglione dell’orecchio, per allargare e raddrizzare il canale, appoggiare la testa sopra una bacinella e spruzzare con decisione l’acqua nel condotto uditivo con una siringa senza ago o uno schizzetto di gomma. Naturalmente non ci deve essere dolore o altri segni di possibile lesione, nel qual caso bisogna fermarsi immediatamente.
La rimozione manuale è quella più consigliata dalle associazioni mediche, ma ha bisogno di strumenti particolari (microscopio, specillo, etc.) e va effettuata dal medico perché può esserci il rischio di perforazione del timpano.
Alcuni rimedi non consigliati sono invece molto diffusi: cotton-fioc, che sono adatti per la pulizia della parte più esterna del dotto uditivo, altrimenti tendono a compattare il cerume verso il timpano, e coni di cera, dimostratisi poco utili e sconsigliati apertamente da numerose istituzioni ufficiali.
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