Alimentazione e salute sono strettamente correlati: un buon cibo è senza dubbio fattore di buona salute. Ma cosa vuol dire oggi, nel terzo millennio, cibo di qualità? Un argomento complesso in cui intervengono molti fattori, origine, conservazione, gradevolezza, sicurezza, ma con un discriminante fondamentale: cibi freschi o cibi industriali. C’è più di un motivo per preferire sempre i prodotti freschi:
- Sicurezza: le leggi ed agenzie europee (EFSA) ed italiane in particolare (Minsan) garantiscono degli standard di sicurezza validi per tutte le categorie di persone, dagli adulti agli infanti, con controlli costanti che rendono il cibo italiano tra i più sicuri in Europa. Residui di trattamenti ed inquinanti sono sempre sotto osservazione e le truffe frequentemente svelate.
- Contenuti: tutti gli alimenti trattati industrialmente perdono preziosi elementi nutrizionali durante la trasformazione e la conservazione. Molte vitamine, gli antiossidanti, gli aromi ed altre sostanze delicate, sono facilmente degradabili, ed i cibi industriali, che sono per la loro natura lungamente conservati, sono evidentemente più poveri del cibo fresco.
- Qualità: è dimostrato che la qualità di un cibo non sta nei suoi singoli componenti, ma nell’insieme di tutti questi nelle proporzioni e nelle relazioni che si realizzano durante la crescita e la maturazione del prodotto. Nessuna vitamina, nessun grasso essenziale, nessuna proteina è in grado di perfezionare l’equilibrio e la sinergia tra gli stessi elementi contenuti in una verdura fresca o in una carne fresca e di qualità, coltivata o allevata bene. I prodotti naturali “funzionano” negli studi clinici sulla relazione alimentazione/salute; quelli industriali o gli integratori non funzionano.
- Composizione: i cibi industriali sono pressoché sempre additivati di sostanze tecnicamente necessarie, ma estranee a ciò che è la nostra alimentazione naturale (quella che ha tracciato la nostra evoluzione). Inoltre spesso hanno un tenore di alcune sostanze (es: zuccheri e aromi) non raccomandabile, soprattutto nei bambini, e che tendono a condizionare la percezione del gusto e quindi a promuovere ulteriormente (e deliberatamente) l’uso di questi prodotti.
- Sterilità: i cibi industriali sono sterili. Questo non è un vantaggio in termini di sicurezza perché il nostro microbiota intestinale ha bisogno di una costante, per quanto modesta, contaminazione microbica per la propria manutenzione. L’assenza di lieviti e batteri “buoni”, tipica di tutti i cibi pastorizzati o microfiltrati, è correlata all’aumento delle malattie di malfunzionamento del sistema immunitario che si sta osservando e che, negli ultimi decenni, ha un incremento parallelo alla presenza di alimenti industriali nella dieta normale delle persone. Questa qualità del cibo industriale sembra avere un impatto sulla salute superiore all’inquinamento ed a altri fattori abientali.
- Freschezza: una dieta ricca di verdura, frutta e ortaggi freschi è dimostrata indiscutibilmente da tutte le ricerche scientifiche come la migliore scelta alimentare per la salute di tutta la famiglia.
- Obesità: i cibi industriali, per tutti questi motivi e per altri ancora da identificare correttamente, tra cui però vi è certamente il basso costo, sono drammaticamente correlati allo sviluppo dell’obesità infantile ed adulta, che è uno dei problemi più gravi della salute pubblica contemporanea in tutto il mondo.
- L’inquinamento ambientale legato alla produzione, trasporto, confezionamento e smaltimento dei rifiuti dei prodotti alimentari industriali è un fattore di rischio importante per la salute di tutta la collettività e un fattore di distorsione economica che tende a distruggere le filiere produttive tradizionali di alta qualità.
- Cultura: il cibo è cultura. Rispetto delle stagioni, del territorio, della diversità di ogni momento e di ogni frutto della terra, delle ricette e del saper fare delle famiglie, della condivisione con il contesto sociale, della qualità, della sua percezione e del suo godimento. Tutto questo si ha solo attraverso l’uso del cibo fresco, per grandi e bambini. La buona alimentazione, cioè il rispetto per noi stessi e per l’ambiente, è oggi uno dei fondamenti dell’educazione alla salute ad alla civiltà.
- Il cibo fresco è PIU’ BUONO!
- È probabile che ci siano tanti altri motivi che scopriremo in futuro….